INDOVINA CHI VIENE A NATALE? : la conferenza stampa a Roma

Approda oggi nelle nostre sale Indovina chi viene a Natale?, l’ultima commedia di Fausto Brizzi, che ruota attorno a una bizzarra riunione familiare in occasione delle festività natalizie. Il regista romano e l’affollato cast del film – Diego Abatantuono, Isa Barzizza, Claudio Bisio, Raoul Bova, Carlo Buccirosso, Cristiana Capotondi, Caludia Gerini, Rosalia Porcaro e i piccoli Niccolò Calvagna e Rosa Alessandra Enginoli – hanno presentato la pellicola in conferenza stampa a Roma.

“Ho cercato di prendere un po’ le distanze dal classico film di Natale comico a tutti i costi – ha dichiarato Fausto Brizzi in apertura – cercando piuttosto di realizzare una commedia romantica nel registro che più mi è abituale. Ho creato, mischiando un po’ i toni, un film che, forse, ricorda il mio Ex – Amici come prima, che a sua volta trovava i propri punti di forza nella risata pura e nel trionfo dei buoni sentimenti. Gli imprevisti non sono mancati, durante le riprese… Tanto per raccontarne uno, abbiamo girato in pieno agosto un film ambientato a dicembre. Parlando dei rivali che il mio film affronterà al box office, indubbiamente temo i nani dello Hobbit, ma in generale credo e spero di guadagnarmi un primo posto ex aequo con Colpi di Fortuna di Neri Parenti. Pieraccioni? Non ho visto il suo film. Che dire? In bocca al lupo!”

A proposito del delicato tema della disabilità, il cui sviluppo è affidato al personaggio di Francesco, che ha perso entrambe le braccia in un incidente stradale, Raoul Bova, che lo interpreta, ha raccontato la propria esperienza sul set e il training preliminare cui si è sottoposto: “Francesco è il fidanzato della figlia di Giulio (Diego Abatantuono) e Marina (Angela Finocchiaro). Lei decide di presentarlo ai suoi cari e lui si ritrova in questa famiglia un po’ folle, lasciandosi completamente trasportare dalla sua energia. Per quanto riguarda la preparazione fisica al ruolo, devo molto alla ballerina Simona Atzori e a Andrea Boscolo, che son stati molto presenti sul set e anche prima delle riprese, insegnandomi come camminare, muovermi e mantenere una postura adeguata al mio stato. La loro disponibilità e abilità, fisica e intellettuale, è stata illuminante per me. Simona Atzori, quando si muove e, in particolare, muove i piedi è estremamente naturale, quasi dimenticavo che non avesse le braccia, e per me era fondamentale trasmettere al pubblico questa naturalezza. Alcune scene sono state impegnative, ad esempio quella del cambio del pannolino, tanto che inizialmente io e Fausto abbiamo pensato a una controfigura. Tuttavia, questo personaggio per me era davvero importante e, per conferire all’interpretazione una maggiore impronta di sincerità, ho deciso di provare a far tutto da solo. Dimostrare le sue capacità, secondo me, ha contribuito a rendere Francesco ancora più reale e vero. Francesco è molto abile con i piedi, non fa pesare a nessuno il suo handicap, ma è interessante notare la reazione di Giulio e del resto della famiglia nei suoi confronti. Effettivamente tutti noi, di fronte a una persona diversamente abile, reagiamo inizialmente con timore, tendiamo a distogliere lo sguardo per l’imbarazzo. Anche sul set si è creata una situazione analoga; da principio, era difficile guardarmi con naturalezza. Col tempo, però, la cosa è diventata talmente normale che quasi non ci si faceva caso. Questo per dire che forse la diversità del prossimo è per lo più nel nostro atteggiamento”.

“Speriamo che la problematica del rispetto per la diversità, così come veniva affrontata nel film di Stanley Kramer Indovina chi viene a cena? – ha continuato Abatantuono – sia stata, al giorno d’oggi, ampiamente superata. L’aspetto interessante del film di Fausto sta nell’affrontare davvero la disabilità, nella vita di tutti i giorni, dimostrando che a chiacchiere si è tutti tolleranti e progressivi ma, quando si passa al punto di vista pratico, non tutti reagiscono allo stesso modo”.

Un fan in fibrillazione ha chiesto a Claudia Gerini il perché, a suo dire fortunatamente, l’attrice non rinunci quasi mai, sul grande schermo, a scene sensuali. La domanda ha generando momenti di grande ilarità e l’attrice, piacevolmente imbarazzata, ha replicato: “Credo, a proposito di scene bollenti, di aver da poco chiuso una trilogia: Com’è bello faro l’amore, Amiche da morire e Tulpa. Evidentemente la sensualità è un lato di me che colpisce i registi, che tendono a vedermi come una fatalona…”

Ha chiuso la conferenza un irriverente e imprevista rivelazione sul regista Daniele Luchetti da parte del piccolo Niccolò Calvagna sulla quale non anticipiamo nulla ma che vi invitiamo a gustare nella nostra clip esclusiva della conferenza, assieme ai divertenti separietti Bisio-Abatantuono. In coda alla clip, anche una fotogallery dell’evento.

Chiara Carnà


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